A Napoli si è svolto il congresso cittadino del Pri/Il partito rientra nella normalità dopo il breve commissariamento

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Il 12° Congresso cittadino di Napoli si è svolto il 3 dicembre scorso all’hotel Oriente, con la presenza del Segretario nazionale, on. Francesco Nucara, e del Segretario organizzativo, on. Franco Torchia. Il partito di Napoli rientra così nella normalità della vita statutaria, dopo il breve commissariamento dell’amico Alfredo Ponticelli. Il Congresso ha valutato positivamente il risultato elettorale conseguito dalla lista dell’Edera alle scorse elezioni comunali di Napoli, dove il P.R.I. passa dai 900 voti del 2006 ai 6.500 delle elezioni di maggio, dopo il rientro nel P.R.I. dei Repubblicani Democratici. Al termine dei lavori è stata eletta la Direzione cittadina collegata alla linea politica emersa dal dibattito, che approva quella espressa da Partito in sede nazionale. E’ stato, inoltre, eletto il Collegio dei Probiviri.

Confronto

Ancor prima di insediare la presidenza del Congresso si è svolto un confronto con un gruppo di docenti universitari, il prof. Tullio D’Aponte, il prof. Luca De Luca e il prof. Ernesto Paolozzi. Di particolare interesse è stato l’intervento del direttore del "Corriere del Mezzogiorno", Marco Demarco. Queste relazioni sono state introdotte da Giuseppe Ossorio e hanno avviato una riflessione sulla necessità di rimettere in movimento il dibattito sulle condizioni del Mezzogiorno, definitivamente accantonato negli ultimi decenni.

Il direttore del "Corriere del Mezzogiorno", Marco Demarco, nel suo lungo intervento al Congresso repubblicano si è soffermato sui nuovi termini della questione meridionale nata all’ombra della cosiddetta questione settentrionale. Ha ricordato come la cultura di impronta marxista e quella di origine cattolica per certi versi si accostano a quella neoborbonica. Entrambe si pongono in maniera fortemente critica nei confronti del Risorgimento italiano e dell’unificazione politica dell’Italia: confondendo, in una sorta di sintesi al ribasso, motivi diversi di dissenso nei confronti dello Stato unitario.

Inoltre, ha proseguito il direttore Demarco, "si è sempre più diffusa un’idea antropologica delle condizioni del Mezzogiorno, quasi che la sua debolezza economica fosse dovuta a cause naturali, se non razziali, contro le quali la politica è impotente". Un modo per assolvere la classe politica liberandola da ogni responsabilità. In realtà, ha concluso Demarco rivolgendosi ai congressisti, è invece proprio nella tradizione risorgimentale ed unitaria dei repubblicani e dei liberali che si deve rintracciare la soluzione del dualismo italiano. Nel recupero dell’idea che "solo l’impegno politico può, nell’interesse generale, affrontare le differenze sociali ed economiche in un contesto vasto, europeo contro ogni velleitario scissionismo e contro ogni meschino particolarismo".

Sviluppo

Il tema è stato ripreso dai delegati al Congresso. Essi hanno chiesto al Segretario nazionale un’azione parlamentare incisiva del P.R.I. sulle politiche di sviluppo del Sud nell’interesse della crescita dell’economia italiana. Non si intende con ciò - è stato evidenziato - rispolverare la politica, che per altro nei primi anni fu molto efficace, della Cassa del Mezzogiorno, bensì sottolineare l’abbandono, ormai da molti decenni, delle regioni meridionali da parte dei governi nazionali.

Alfredo Ponticelli ha aperto ufficialmente i lavori del Congresso insediando la presidenza del Congresso e la Commissione verifica dei poteri costituita dagli amici Antonio Sommella, Rosario Saccoccia e Giuseppe Cimmino. Il Congresso è stato presieduto dal responsabile regionale, Salvatore Scognamiglio, che ha dato atto a Ponticelli "di aver interpretato nel modo più corretto il commissariamento del partito di Napoli, avendo inaugurato senza indugio la stagione dei congressi in Campania, al fine di promuovere la più ampia partecipazione di iscritti e simpatizzanti". Scognamiglio ha rivolto "un ringraziamento particolare al Segretario Nazionale, on. Francesco Nucara, per il suo impegno a favore del Mezzogiorno" e ha rilevato come sia stata "significativa la nomina dell’on. Giuseppe Ossorio a responsabile per il Mezzogiorno". Scognamiglio ha, inoltre, messo in evidenza che "nel dibattito congressuale gli iscritti, i simpatizzanti e i dissidenti dalla linea politica nazionale ancorché non hanno rinnovato la loro iscrizione al Partito, avranno il diritto di esprimere liberamente il loro punto di vista, nella migliore tradizione repubblicana, pur nel rispetto delle reciproche opinioni".

L’Assemblea congressuale ha rivolto un caloroso applauso all’amico Oscar Giannino, in segno di solidarietà per la vile aggressione subita, segno di una intolleranza che serpeggia ormai da troppo tempo nel paese.

Augurio

Il Commissario cittadino, Alfredo Ponticelli nella sua relazione congressuale ha espresso la preoccupazione per il quadro politico generale in cui versa il paese e rivolge "un augurio al Parlamento italiano per le gravose scelte" che avrebbe dovuto affrontare "per la tenuta stessa della coesione sociale dell’Italia". Ha, inoltre "ringraziato - a nome dei repubblicani napoletani - il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per l’azione di convincimento al bene comune delle forze politiche italiane", nonché "il Presidente del Consiglio, senatore a vita Mario Monti, per il difficile compito" che lo avrebbe atteso.

Campania

"Nella nostra città la lista dell’Edera - ha evidenziato Ponticelli - in campagna elettorale ha conseguito un risultato elettorale importante". Dopo aver individuato i punti essenziali sui quali si caratterizzerà l’azione del partito a Napoli, Alfredo Ponticelli ha impegnato la prossima dirigenza del partito di Napoli a "rafforzare il P.R.I. ben oltre la città capoluogo, in tutta la regione Campania".

Si è sviluppato, successivamente, il dibattito nel corso del quale, fra gli altri, sono intervenuti gli amici: Saverio Coppola, Massimiliano De Martino, Gianluigi Di Palo, Crescenzo Gazzillo, Luigi Pergamo, Carmine Pezzullo, Salvatore Piro, Nando Romeo, Ciro Scognamiglio responsabile della Cisl Cultura, Carlo Spina, Gianni Varelli, Vitiello Maurizio. Ha concluso i lavori congressuali Giuseppe Ossorio.

Il Congresso ha condiviso la linea politica emersa dal Congresso ed ha individuato i punti programmatici essenziali per aprire un confronto con l’opinione pubblica e con le altre forze sociali.

E’ stata eletta la Direzione cittadina composta da: Accardi Paolo, Arciprete Procolo, Assumma Ignazio, Avallone Umberto, Bausano Carmine, Bausano Nino, Boschi Giuseppe, Buonocore Antonio, Buonomo Pasquale, Cardinale Pasquale, Cimmino Giuseppe, Cirella Maurizio, Cola Stefano, Coppola Francesco Saverio, Cotarelli Giuseppe, Cuomo Stefano, D’Amico Daniela, De Angelis Giuseppe, De Luca Bossa Luigi, De Martino Massimiliano, De Rensis Vincenzo, Del Gaudio Vincenzo, Della Corte Biagio, Di Palo Gianluigi, Esposito Natalino, Frenda Mario, Giordano Alfredo, Guerra Maurizio, Improta Ciro, Langella Rosario, Maione Stefano, Marsala Rachele, Masini Salvatore, Mazzella Sanny, Musto Fabio, Ossorio Giuseppe, Otero Raffaele, Palombini Lucio, Pandolfi Carlo, Ponticelli Alfredo, Romano Fabrizio, Romeo Nando, Russo Giuseppe, Saccoccia Rosario, Schiavo Federico, Scognamiglio Ciro, Scognamiglio Giuseppe, Scognamiglio Salvatore, Sommella Antonio, Sorvino Silvana, Spina Carlo, Varelli Stefano, Vitiello Maurizio, Vittorini Vincenzo.

E’ stato, altresì, eletto il Collegio dei Probiviri composto da Antonio Maglione, Umberto Scarano, Federico Schiavo.